Luce, Lavoro e Genetica: Scopri come Modellano la Tua Miopia

Scienziato curioso che studia una lavagna per scoprire le cause della miopia
 
Scopri come etnia, genere, età, genitori miopi (ereditarietà), abitudini di lavoro e tempo trascorso all’aperto influenzano la nascita e la progressione della miopia.
— Enrico Bianchi
 

Ciao, sono Enrico Bianchi e oggi ho pensato che potrebbe interessarti se facessimo un po’ di chiarezza sulle cause della miopia.

Sul nostro blog abbiamo già affrontato il tema della miopia in maniera piuttosto approfondita (non perderti la nostra guida alla miopia!), oggi vorrei però concentrarmi sui fattori che la causano e, se ne esistono, su quelli che possiamo manipolare per migliorare la nostra salute visiva.

Quando si parla di miopia, ci sono alcuni fattori che non posso, nonostante io sia optometrista ed abbia 30 anni esperienza, cambiare: etnia, età, miopia dei genitori, età di insorgenza, e errore refrattivo di base.

Detto questo, però, ne esistono altri che, invece, ho il potere di influenzare, come il lavoro da vicino, il tempo all'aperto e le abitudini relative al sonno.

Esaminiamo più da vicino questi fattori.

Fattori di Rischio Non Modificabili

Nelle mie ricerche, ho trovato numerosi studi che esplorano l'impatto del sesso sullo sviluppo e la progressione della miopia.

Miopia e genere

E’ interessante notare che le generazioni precedenti indicavano una prevalenza di miopia più elevata nei maschi, ma scoperte recenti rivelano un cambio, con le ragazze che mostrano una prevalenza più alta. Se però consideriamo altri fattori di rischio, l'effetto del genere sulla progressione della miopia diminuisce significativamente. Queste osservazioni suggeriscono che il genere potrebbe non avere un legame biologico diretto con la miopia, ma potrebbe piuttosto essere influenzato da fattori sociali come opportunità educative, impegno nel lavoro da vicino e attività all'aperto.

Miopia e etnia

Un altro aspetto interessante è che esistono variazioni sostanziali nella prevalenza e nella progressione della miopia tra diversi gruppi etnici. Ad esempio, è riconosciuto unanimemente come le popolazioni dell'Asia Orientale, in particolare in Cina, Giappone e Singapore, tendono ad avere una prevalenza di miopia più alta. Anche in questo caso, però, non si è certi che questo dipenda da una predisposizione genetica piuttosto che da abitudini e cultura differenti.

In alcune etnie, per esempio, l’eccellere negli studi e l’ottenere una laurea di valore è considerata una priorità e quindi non è assurdo immaginare che i bambini appartenenti a queste etnie probabilmente passino molte più ore al chiuso sui libri rispetto a coetanei di etnie che invece pongono maggiore importanza in altri valori.

L’Occhio Miope

Al di là dei fattori menzionati, a mio modesto parere la chiave della progressione della miopia risiede nell'allungamento assiale dell'occhio. Di conseguenza, la crescita oculare e la progressione della miopia sono intrinsecamente legate all'età. Diversi modelli di progressione si manifestano in distinti gruppi di età, con una rapida accelerazione durante l'infanzia e l'adolescenza, seguita da una graduale decelerazione e stabilizzazione nella tarda adolescenza.

Miopia ereditaria

Inoltre, la miopia dei genitori è stata associata alla progressione della miopia nei bambini e nei giovani adulti. In particolare, gli individui con genitori miopi tendono a progredire più velocemente di quelli senza genitori miopi. Questa osservazione solleva la possibilità che i fattori demografici e di stile di vita che contribuiscono alla miopia nei genitori possano anche influenzare lo sviluppo della progressione della miopia nei loro figli.

Allo stesso modo, l'età di insorgenza della miopia e l'errore refrattivo di base possono influenzare la progressione della miopia.

Negli anni ho avuto modo di riscontrare più e più volte come un'età più giovane al momento della diagnosi correla fortemente con una progressione più rapida della miopia e un maggiore allungamento assiale, come tra l’altro è confermato dal trial COMET (studio sulla miopia nei bambini afro-americani).

Per questo consiglio sempre di sottoporre i propri bambini al test di controllo della vista il prima possibile, non attendere che si manifestino apertamente gli indizi di una possibile miopia.
— Enrico Bianchi, optometrista

Fattori di Rischio Modificabili

Come già accennato, esistono fattori che invece possiamo manipolare a nostro vantaggio per far sì di ritardare la comparsa o rallentare l’evoluzione della miopia.

Istruzione e Lavoro da Vicino

Nella mia esperienza, ho rilevato che l'istruzione e il lavoro da vicino giocano un ruolo significativo nell'influenzare la progressione della miopia.

Numerosi studi supportano costantemente una relazione causale tra il livello di istruzione e la miopia. È affascinante notare che una prevalenza più alta di miopia è spesso associata a più anni trascorsi a studiare.

Sorprendentemente, ogni anno supplementare di istruzione corrisponde a un aumento dell’errore refrattivo miopico di -0.27D/anno.

L'aumentata esposizione al lavoro da vicino come parte del processo educativo favorisce la progressione della miopia.

Evidenze attuali suggeriscono che la durata e la natura del lavoro da vicino possono influenzare la progressione della miopia.

Ora magari ti starai chiedendo: ma c’è differenza tra il passare ore sui libri e ore davanti ad uno schermo?

No, al momento non esistono studi che abbiano riscontrato differenze significative tra la lettura su carta e il lavoro al computer.

Sessioni prolungate di entrambe, durata estesa e distanze più brevi sono associate alla progressione della miopia.

Pur non essendo certi delle ragioni, si ipotizza, e secondo me è così, che a causare questa situazione inerente alla lettura dei libri, siano lo sforzo accomodativo prolungato, la defocalizzazione iperopica periferica e la stimolazione del percorso retinico OFF da parte della stampa nera su sfondo bianco.

Tempo all'Aperto

Come il lavoro da vicino peggiora la situazione, così il passare più tempo possibile all’aperto tende a migliorarla o comunque a rallentarne lo sviluppo.

Il Sydney Myopia Study ha rivelato che il tempo trascorso all'aperto, indipendentemente dall'attività sportiva, è associato a una minore prevalenza di miopia e agisce come uno scudo contro il suo sviluppo.

E’ stato rilevato, infatti, che più un individuo NON miope trascorre tempo all’aperto, più rallenta l’allungamento assiale dell’occhio. Questo però non avviene per coloro che già soffrono di miopia.

Questi risultati enfatizzano la natura protettiva delle attività all'aperto contro lo sviluppo della miopia piuttosto che la sua progressione.

Varie ipotesi hanno provato a dare una spiegazione logica a questo fenomeno, ma nessuna sembra convincere totalmente.

Si è parlato di:

  1. riduzione della defocalizzazione periferica

  2. la sintesi di vitamina D (sole…)

  3. la regolazione della melatonina

  4. l'upregulation della dopamina.

Tuttavia, è importante notare che la maggior parte degli studi si basa su dati auto-riferiti o riportati dai genitori per misurare il tempo all'aperto, il che può essere soggetto a bias di memoria.

Fattori di Rischio Vari

Nel corso degli anni, tantissimi sono i fattori ai quali è stato imputato l’insorgere della miopia (oltre a quelli già analizzati)… in tutta onesta, però, raramente mi hanno convinto, spesso sembrano più essere dovuti alla modalità specifica in cui sono stati condotti gli studi che a solide basi scientifiche.

Per citarne alcuni:

  1. l'igiene del sonno

  2. lo status socioeconomico

  3. il fumo

  4. l'ambiente urbano

  5. la dieta

  6. l'inquinamento

Tutti questi fattori sono stati prima o dopo studiati ma hanno sempre prodotto risultati inconsistenti.

Ad esempio, ho trovato studi che suggeriscono che andare a letto tardi sia associato a una prevalenza e progressione più alta della miopia. Tuttavia, è l’andare a letto tardi il problema (e quindi il poco sonno) oppure bisognerebbe chiedersi se sia importante considerare che i bambini che tendono a dormire tardi spesso rientrano in specifiche categorie: sono generalmente più grandicelli, risiedono in aree urbane, hanno genitori con miopia o istruzione superiore, si impegnano in più lettura e utilizzo dello schermo, e trascorrono molto meno tempo all'aperto.

In conclusione, più mi aggiorno e più osservo nel mio centro ottico, più mi rendo conto che, mentre alcuni fattori di rischio sono al di fuori del mio controllo, altri offrono ottime opportunità di intervento.

Manipolando questi fattori a nostro beneficio, possiamo aiutare a salvaguardare la nostra salute visiva.

E quindi: perché non farlo?!

FAQ

  • Studi analizzati

    Enthoven C, Haarman AEG, Swierkowska J, et al. Gender predisposition to myopia shifts to girls in the young generation. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2021;62(8):2331-2331.

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    Holden BA, Fricke TR, Wilson DA, et al. Global Prevalence of Myopia and High Myopia and Temporal Trends from 2000 through 2050. Ophthalmology. 2016;123(5):1036-1042. doi:10.1016/j.ophtha.2016.01.006

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    Rose KA, Ip J, Robaei D, et al. Near–Work and Outdoor Activities and the Prevalence of Myopia in Australian School Students Aged 12–13 Years: The Sydney Myopia Study. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2006;47(13):5453-5453.

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  • Alcuni fattori non modificabili includono etnia, genere, età, genitori miopi, età di insorgenza della miopia e l'errore refrattivo di base.

  • Sì, alcuni fattori modificabili che influenzano la progressione della miopia includono la quantità di lavoro da vicino che fai e il tempo che trascorri all'aperto.

  • Molti studi hanno dimostrato che trascorrere più tempo all'aperto ha un effetto protettivo contro lo sviluppo della miopia, probabilmente a causa della maggiore esposizione alla luce solare e alla visione a distanza.


Chi è l’autore?

Enrico Bianchi: un optometrista esperto a tua disposizione

Enrico Bianchi, titolare di Ottica Bianchi e optometrista specializzato in contattologia, è l'autore di questo blog e si impegna a fornire informazioni accurate e aggiornate sui diversi aspetti della correzione della vista, compreso il test della vista. Con 30 anni di esperienza alle spalle, circa 25mila test della vista effettuati ed una profonda conoscenza delle ultime tecnologie e trattamenti, Enrico è la persona ideale con cui parlare se hai domande o dubbi riguardo al tuo benessere visivo o alle diverse opzioni di correzione della vista.