Lenti notturne e scienza: funzionano?
Oggi ci siamo davvero impegnati a darvi un aggiornamento approfondito e basato sulla scienza che però fosse comprensibile anche ai non addetti ai lavori.
Per farlo abbiamo approfittato di un ottimo video nel quale l’optometrista e professor universitario Antonio Calossi interviene ad un convegno organizzato da SOPTI (Società Optometrica Italiana) e ci fa una panoramica sulla posizione della scienza nei confronti dell’ortocheratologia in generale e della sua efficacia nel gestire la miopia.
In questo post non vi spiegheremo di nuovo cosa sia l’ortocheratologia. Se volete approfondire, abbiamo un’intera sezione del nostro sito dedicata espressamente alle lenti a contatto notturne e la trovate qui.
Come detto, vogliamo chiarire la posizione della scienza ufficiale nei confronti dell’ortocheratologia. Insomma, sono stati fatti degli studi? Erano studi che rispettavano criteri severi? Cos’hanno dimostrato questi studi? Oppure le lenti notturne sono solo una moda, una pratica più o meno discutibile a cui si può credere o non credere?
Riteniamo che questo sia necessario in quanto, nella nostra esperienza quotidiana, troppe volte ci siamo sentiti dire:
“ah, sì, ne ho sentito parlare, ma ho chiesto al mio ottico/oculista/medico di fiducia e mi ha detto che lui/lei non ci crede all’ortocheratologia”.
Bene, con questo breve post vogliamo fare un po’ di chiarezza. Non possiamo basarci unicamente sulle nostre opinioni quando esprimiamo dei giudizi su un certo tipo di procedure. Certo le nostre opinioni si fondano su anni di esperienza, magari anche su qualche caso di cui abbiamo sentito parlare o pure visto con i nostri occhi, ma il giudizio definitivo può darlo solo il ricorso a studi scientifici seri e, se possibile, andare oltre i singoli studi ed analizzarli nel loro insieme ed estrapolarne i dati principali (metanalisi).
E questo, per l’ortocheratologia è stato fatto.
Ed il giudizio è unanime ed inequivocabile:
E questa non è un’opinione. Lo deduciamo dall’incrocio dei dati derivanti da diversi studi scientifici fatti in diverse parti del mondo.
Insomma, non è questione di “crederci” o meno. Al momento, la verità scientifica è una ed una sola.
Se poi vogliamo dire che non tutti possono far ricorso all’ortocheratologia per gestire la propria miopia, beh, questo è sicuramente vero.
Le lenti a contatto notturne sono solamente un’altra freccia al nostro arco. Un ulteriore strumento a nostra disposizione per trovare la migliore soluzione che garantisca il maggior benessere visivo dei nostri assistiti.
Quindi, se volete approfondire sul tema scienza ed ortocheratologia, vi consigliamo di leggere il nostro articolo dove abbiamo inserito anche l’intervento integrale del Calossi.
Se invece vi siete ormai convinti e volete far valutare il vostro caso specifico dagli ottici optometristi specializzati in contattologia di Ottica Bianchi, beh, non vi rimane che cliccare sul pulsante qui sotto e chiamarci.
Ottica Bianchi rappresenta un importante punto di riferimento per Spezia e zone limitrofe grazie al suo centro ottico specializzato in contattologia e ortocheratologia e all’esperienza maturata in oltre 30 anni anni dal titolare, Enrico Bianchi.
Ottica Bianchi vi da’ la possibilità di progettare lenti a contatto notturne su misura. Attraverso un percorso personalizzato di esami specialistici, vengono individuate le caratteristiche corneali dell’Assistito e successivamente vengono create delle lenti ad hoc per risolvere il problema visivo.